lunedì 29 febbraio 2016

Alchimia Spirituale taoista

...Il più importante insegnamento di tutte le Discipline meditative, e dell’Alchimia Spirituale Daoista in particolare, è quello di cercare dentro di noi quel Guerriero che non combatte contro avversari esterni, ma con le 100.000 ombre interne, le stesse che ci dicono: “Ma chi te lo fa fare, smetti!”. E’ combattere con noi stessi, mettere alla prova la nostra reale volontà di perseverare e la nostra determinazione nel raggiungere e possedere noi stessi e non un risultato esterno.
Quella del Guerriero non si basa su concetti codificati; l’anticonformismo del daoista è il sorriso del bambino, è il non prendere nessun  riferimento, se non il continuo mutamento.
In Occidente, l’Alchimia Spirituale Daoista è una disciplina d’elitè perché non ti dà un credo a cui aggrapparsi, delle divinità da pregare, un modello da seguire, ma ti dice: Impara ad essere ciò che sei in naturale scioltezza”.
E’ la cosa più elementare e, nello stesso tempo, la più difficile da seguire. Non ti impone il rigore di un setting (la messa della domenica, la meditazione ad una data ora o altro, la recitazione di mantra o rituali come accendere incensi o suonare campane, ecc.); il daoista ti dice: Impara a vivere la vita: è più che sufficiente, che significa semplicemente respirare in modo adeguato, mangiare in modo salutare, dormire il più serenamente possibile, amare in modo reale, il tutto fatto nei tempi giusti e nei modi conformi. Esattamente ciò a cui tutti aspirano, ma che, nella realtà continua, per la maggior parte delle persone continua ad essere un sogno.


Ma allora perché queste persone non si cimentano in un percorso che ti indica una possibilità? Perché un programma senza regole castranti, senza rituali, senza castighi non è un programma che attira? 
Con questo non è nemmeno vero che il praticante dell’Alchimia Spirituale Daoista possa fare impunemente tutto ciò che più gli aggrada fare. Che cosa accade allora se non segue un sano e naturale modo di vivere? Vivrà peggio e, nell’ipotesi più nefasta, di meno.
Tutto qui? Sì! 
La nostra coerenza nel Dao è incoerenza. Il prezzo da pagare per la trasgressione da una vita serena e realizzata è soltanto quella di poter incorrere in malattie psicosomatiche, ansia, insonnia, malesseri esistenziali, etc.


Quando una persona cerca di Essere, non può accettare ne’ il dogma, ne’ la disquisizione filosofica.

Essere è sperimentazione 


L’Alchimia Spirituale Daoista è una delle poche discipline in cui l’apparente diversità tra i Maestri deriva solo dalla diversità della loro esperienza personale...

mercoledì 24 febbraio 2016

Oriente e Occidente cercano l’integrazione – Articolo della Prof. Luigia Melillo

Il grande interesse che la medicina moderna sta manifestando nei confronti della medicina cinese induce a indagare in modo più approfondito il patrimonio culturale dal quale essa deriva. L’Università Orientale di Napoli, fino a poco fa indifferente, oggi apre le porte all’introduzione dell’insegnamento di Medicina Cinese nelle facoltà mediche, grazie anche ai recenti accordi tra Italia e Cina. Napoli, forte di un antico rapporto con la Cina, che affonda le sue radici nell’istituzione, nel 1724 ad opera del sacerdote missionario Matteo Ripa, del Collegio dei Cinesi, nucleo originario del nostro Ateneo “l’Orientale”, può vantare di aver conosciuto la cultura cinese del corpo e della salute prima di altre nazioni europee, quale la Francia che oggi la consacra.
L’Orientale, già da due anni, sta offrendo seminari di approfondimento della medicina cinese nell’ambito dell’insegnamento di Storia della Medicina.
Soprattutto speriamo di aver contribuito a riaccendere nei giovani l’interesse alla ricerca con l’assegnazione di tesi sui testi medici negli ambiti disciplinari propri della sinologia. E di traduzione ed interpretazione dei testi ce n’è davvero tanto bisogno, visto che neanche l’1% del patrimonio di opere disponibili, cioè delle circa 1.000 edite, è stato tradotto integralmente in lingue occidentali.

Del resto è a tutti noto che la traduzione dei termini medici cinesi in lingue europee rappresenta un ostacolo per la piena comprensione di concetti spesso molto distanti dalla visione occidentale.
Questa ritrovata centralità del sapere medico per l’Orientale, che ha la Scuola di sinologia più importante d’Europa, può contribuire a riaffermare che la scienza medica cinese non è altro che l’applicazione di quelle griglie interpretative da sempre utilizzate per spiegare tutta la realtà fenomenica, come ci testimoniano i grandi della Storia della Medicina, da Ippocrate a Galeno, ad Avicenna ed allo stesso Leonardo, ricollegandosi alla perenne ricerca di armonia tra macrocosmo e microcosmo.
I concetti di soffio vitale, unità e dualità, movimento e trasformazione rappresentano principi e riferimenti universali, naturali per comprendere anche il funzionamento degli organismi viventi.
E mentre l’Occidente guarda ad Oriente, le trasformazioni economiche e l’accelerazione dell’ultimo ventennio hanno orientato ad Ovest molte scelte cinesi in ogni campo. Per ora il naturalismo e la tradizione sembrano sopravvivere nel DNA di ogni cinese che storicamente ha dato sempre un grande valore alle problematiche della salute.
Per questo l’auspicio è di lavorare perché l’immenso patrimonio della Medicina Tradizionale Cinese non vada perduto.


Luigia Melillo, prof. di Storia della Medicina e di Bioetica, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università di Napoli “l’Orientale”

domenica 21 febbraio 2016

Maestri di vita

Oggi nel mondo vi sono circa 6,5 miliardi di persone che sono stati e sono influenzati da tre macro categorie di Leader: religiosi - politici - culturali.
Due sono state le caratteristiche fondamentali di questi Leader, alcuni dei quali non immediatamente accolti dalle loro comunità scientifiche o dalla credenza popolare: una forte personalità e il desiderio di condividere le loro scoperte con tutti creando vere e proprie “Scuole di Pensiero”.
Altri Leader hanno aggiunto alle due precedenti caratteristiche anche la potenza evolutiva della continua ricerca spirituale diventando “Maestri di Vita”.
Tutti questi Leader, ognuno nel loro campo, hanno perseguito una loro personale “Vision” che rappresenta la guida sicura e immutabile che li guiderà per tutta la vita.
L’idea conduttrice che mi ha spinto a fondare Ego Center è stata, come è scritto nel suo Statuto (che cito letteralmente): «la visione di Ego Center è quella di creare un contesto nel quale Professionisti di formazioni diverse possano concorrere allo sviluppo di mezzi e strumenti di base e avanzati ispirati alla Naturopatia Umanistica®, alle tematiche dello Shen, al benessere globale e alla Sensibilizzazione Emozionale® per imparare che la vita ama chi ama la vita». E cercare di divulgare il concetto di Shen e il modello di vita che esso comporta è stata la mia “Mission” in questi ultimi trentacinque anni.
«La Mission di Ego Center è quella di offrire una struttura organizzativa che consenta di dare la guida, la formazione, la cultura e il sostegno necessari. Questa missione si esprime anche nell’incoraggiamento alla ricerca e allo sviluppo di nuove applicazioni, strumenti e modelli di tecniche corporee». 
E qui il termine ‘cultura’ ha un significato più esteso di quanto specificato nella ‘Mission’.
Cultura in questo caso significa formare persone che credono nella Visione del Leader Capo Scuola e che la possano ampliare con i loro studi sullo Shen e sulla bioenergetica umanistica®, con le loro esperienze, la loro umanità e il continuo desiderio di condividere con tutti le loro intuizioni, le loro ‘illuminazioni’ diventando a loro volta “Maestri di Vita”.


Ma nonostante l’ombra che proiettano tutti i Maestri (non per loro volontà) da parecchi anni sono usciti, nel nostro Centro, alla luce della ribalta della conduzione, dell’organizzazione e del management Leader Veri, che sanno gestire in modo eccezionale l’insegnamento.
Adesso so che lo spirito che mi ha mosso un giorno ad abbandonare il mondo dell’avere per il mondo dell’essere, vive forte e determinato in molti dei miei collaborati per cui ci sarà sempre chi porterà avanti un Ego Center basato sullo spirito dello Shen.

E’ a loro che oggi  io dico: grazie!

venerdì 19 febbraio 2016

La carrozza

Ci sono tre scienze nello studio dell'uomo:
- la prima è la scienza della conoscenza ordinaria
- la seconda è la scienza degli stati interiori insoliti, spesso chiamati estatici
- la terza, che è la più importante, è la scienza della vera realtà, di ciò che si trova al di là delle prime due.


Solo la conoscenza interiore reale porta con sé la conoscenza della scienza della vera realtà.
Le altre due, ognuna nella sua forma particolare, sono un riflesso della terza, senza la quale sono pressoché inutili.
Immaginatevi un cocchiere, seduto su una carrozza trainata da un cavallo che egli guida.
L'intelletto è la 'carrozza', la forma esteriore all'interno della quale stabiliamo dove crediamo di essere e ciò che dobbiamo fare.
La carrozza permette al cavallo e all'uomo di agire.
È ciò che chiamiamo la forma esteriore o la formulazione.
Il cavallo, che costituisce la forza motrice, è l'energia che viene chiamata 'stato emotivo' o qualsiasi altra forza, ed è necessaria per trainare la carrozza.


Nell'esempio che abbiamo usato, l'uomo è colui che percepisce, meglio degli altri elementi, i fini e le possibilità della situazione, e che permette alla carrozza di muoversi in una determinata direzione e di raggiungere l'obiettivo.
È vero che ognuno di questi tre elementi può compiere certe funzioni indipendentemente dagli altri due. Ma la funzione combinata che chiamiamo 'movimento della carrozza', non può compiersi finché i tre elementi non sono collegati nel modo giusto.
 Solo 'l'uomo', l'Io reale, conosce i rapporti fra i tre elementi e il bisogno che hanno l'uno dell'altro.

 Per i taoisti, il Grande Lavoro è la conoscenza della combinazione dei tre elementi.

Con troppi uomini, con un cavallo poco adatto, con una carrozza troppo leggera o troppo pesante, non si avrà alcun risultato.

mercoledì 17 febbraio 2016

Tutte le volte che compio gli anni... - Post di Luca Riva

... Non so perché, ma tutte le volte che compio gli anni mi porto ad analizzare la mia vita... 
Oggi penso a quella meraviglia che si chiama "calore umano", a quanto sia bello donarlo e a quanto sia bello riceverlo... in qualunque modo esso avvenga, sia un abbraccio, sia un'accoglienza calorosa, sia un saluto particolare, direi un'attenzione particolare, ma soprattutto un pensiero rivolto a quella persona...
 


Imparare a coltivare l'amore per se stessi...
Il mondo di oggi è molto freddo rispetto a questi sentimenti, troppo legato alle tecnologie ma anche molto bisognoso di calore e di persone che sappiano trasmettere al di là delle lingue, dei Smart Phone o di chi sa cos'altro.
Alle volte mi sembra di essere un'isola in mezzo al mare... ma poi mi accorgo che vicino a me ci sono tante altre isole e tutte con una  loro storia e insieme seguiamo un'idea, direi di più, una missione comune... che nella sua grandezza (e per quello che mi ha dato e mi dà) mi commuove ogni giorno.




GRAZIE EGO CENTER... grazie a voi Operatori, in modo particolare a te Enzo che sei il mio Operatore da tanti anni e a te Nicoletta, un forte abbraccio a entrambi!!!... Senza dimenticare naturalmente tutti gli altri e tu PINO sempre con grande ammirazione!!!


Grazie a voi tutti